
Ho tessuto questa piccola Jana pensando alle apicoltrici sarde del passato che si trovavano talmente in sintonia con le api da avvicinarsi a loro senza alcuna protezione. Uno dei racconti più belli che ho sentito a tal proposito narra che tali donne non temessero le amiche alate perché queste erano in grado di riconoscerne la voce e l'odore. Quindi, durante i lavori, la donna si avvicinava alle arnie lentamente e, "armata" solo di una canzone, in pochi istanti veniva ricoperta dalle api che danzavano freneticamente su di lei: così diveniva parte dello sciame e da esso accettata.
Con il corpo e la mente racchiusi tra migliaia di ronzii che cantavano insieme a lei, ciascuno recando la sua canzone, la donna, infine, aveva l'onore di ricevere l'oro delle operose alleate in cambio della fiducia incondizionata e del coraggio dimostrato.
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