lunedì 15 giugno 2015

"Jana de su Coccu" - Filare il destino, tessere i giorni

Collana in lino Jana de su coccu
In Sardegna, i giorni di transizione che dal Natale conducono nel cuore dell'Inverno, sono quelli designati per la trasmissione degli antichi saperi. Nei dodici giorni in cui il Sole rinasce e la sua luce prende a rischiarare più a lungo le giornate, vengono tramandate oralmente le formule rituali che per millenni hanno accompagnato il nostro vivere, districandosi tra lo scetticismo delle menti moderne e la fede cieca di coloro che, nei tempi antichi, su di esse hanno fatto affidamento nei momenti di necessità.
Proprio in quei giorni ho ideato una Jana davvero speciale: Sa Jana de su Coccu, tessuta con i fili di lino per dar vita alla mia personale interpretazione di uno degli amuleti più conosciuti e diffusi in Sardegna. 
Ho realizzato l'amuleto utilizzando una sfera di ossidiana nera e la filigrana d'argento, proprio come vuole la tradizione. Poiché l'ossidiana è una pietra considerata "guardiana", su Coccu viene donato ai nuovi nati in gesto ben augurale e di protezione. L'amuleto viene appuntato sulla culla e da quel momento in poi accompagnerà il bambino nella sua vita, fino all'età adulta. Pare che, per proteggere chi la indossa dalle influenze negative, la sfera arrivi persino a spezzarsi. 
Collana in lino Jana de su coccuSotto la preziosa sfera d'ossidiana coronata d'argento, danza una piccola Jana tessuta a mano, il cui ruolo e significato sono molto importanti. Le leggende, infatti, narrano che le Janas si accostino alla culla in cui il nuovo nato sta riposando e ne stabiliscano il destino durante le prime tre notti di vita. Allora, con il favore delle tenebre, le Janas decidono se il bimbo sarà "beni fadau"o "mali fadau", fortunato o sventurato; la loro pelle diafana risplende di luce, e sarà proprio la sua intensità a decretare la sorte del nuovo nato.

Qualunque sia il destino assegnatoci dal fato, non dobbiamo mai scordare che non esistono la buona e la cattiva sorte: tutto è relativo. In entrambi i casi, infatti, ciò che potrebbe apparire destino infausto non è altro che una via costellata di prove che daranno forma al nostro vivere. Mentre la tela della vita viene tessuta, siamo noi stessi a completarne il ricamo: quest'ultimo è il riflesso della luce interiore che viene resa fulgida o fievole, non soltanto dalla mano del fato, bensì, soprattutto, dalla nostra. Imparare a filare la buona sorte dalla cattiva: è questa la sfida più grande cui siamo chiamati a prender parte, vivendo.

Insieme alla collana riceverai la sua storia e... una piccola sorpresa, un pensiero da parte mia che spero possa donarti gioia.
Per informazioni, curiosità o per acquistare il gioiello, contattami cliccando QUI!

1 commento:

  1. Non conoscevo questa tradizione, mi piace molto il significato di questa janas...ed è molto bello questo intreccio tra passato e futuro...

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